Educazione all’Arte: seminari e workshops

Oltre i confini

Educazione all’Arte: seminari e workshops

In sintonia con l’artista Michelangelo Pistoletto penso che l’Arte e l’Educazione all’arte abbiano oggi l’indispensabile missione di mediare tra Tecnologia e Natura, ma penso anche che sia sempre più necessario che la Tecnologia torni a mettersi in secondo piano rispetto all’uomo, alla sua storia e alla Natura e che quindi torni a farsi strumento utile e positivo per l’elevazione dell’animo umano. Per cui l’Uomo e la Natura possano tornare al loro centro e la Tecnologia mettersi a servizio del Bene comune.

Se per educazione dunque, dal latino educere, intendiamo tirare fuori, Educare all’Arte vuol dire tirare fuori attraverso l’Arte: un percorso spirituale e creativo, necessario e indispensabile, perché l’uomo oggi torni a fare esercizio di contemplazione e meditazione davanti alla Natura, specchio della sua stessa anima, per ritrovare il suo benessere interiore e riconoscere le sue infinite e divine potenzialità, divine perché inspiegabili. Questo farà tornare l’uomo ad abbassare le sue difese davanti all’altro da sé e ad incontrarlo veramente.

Convinta che l’Educazione all’Arte oggi abbia la forza di aiutare l’uomo a ritrovarsi ed a ritrovare il senso della circolarità, economica quanto dei saperi, a favore del Bene comune, ho volutamente scelto un approccio educativo all’Arte che fosse interdisciplinare e che si avvalga il più possibile sia della metafora – fiabe, miti, parabole, detti e proverbi, storie parallele quotidiane, antiche, moderne e contemporanee -, sia della maieutica socratica: quel famoso metodo della levatrice che aiuta il bimbo ad uscire dal grembo materno per svelare a se stesso e agli altri le proprie potenzialità e i propri talenti e imparare a condividerli.

Grazie alla fusione di tali due metodi riesco a mettere facilmente adulti, ragazzi e bambini a proprio agio davanti ad un’opera d’arte, in modo che possano connettersi empaticamente con essa e con la mano e l’animo di chi l’ha prodotta, cioè l’artista. Inoltre, lasciarli liberi di utilizzare linguaggi multipli, verbali e non verbali, li spinge ad entrare in un processo connettivo tra un’idea ed un’altra, esperita altrove, in altri campi di conoscenza, e ad esternare le proprie opinioni in maniera assertiva, ma in apertura, in modo che possano scoprire le proprie capacità di cercare e trovare soluzioni democraticamente, insieme agli altri. Non solo! Trovare la giusta combinazione tra i due metodi significa stimolare in loro immaginazione, fantasia e pensiero critico, ed aiutarli ad una migliore coscientizzazione del proprio lato spirituale e imparare a valorizzarlo.

I miei seminari pertanto prevedono momenti di esternazione artistica e tematica, al fine di fornire ai partecipanti la possibilità di acquisire importanti strumenti di crescita interiore applicabili nelle attività educative all’Arte, come anche nella propria vita professionale, familiare e amicale, in ogni caso quotidiana.

Al termine dei corsi, i partecipanti saranno in grado di utilizzare ognuno di questi mezzi culturali per creare itinerari artistici metaforici che tocchino le corde dello Spirito di ognuno (bambini o adulti), trasformandosi da semplici visitatori in spett-Attori di ogni attività proposta.

I seminari si svolgono anche su richiesta in italiano, in francese e inglese e sono finalizzati ad educatori e insegnanti, operatori museali, studenti liceali e universitari, genitori e qualsiasi adulto ne fosse interessato.

Dalla teoria alla pratica, qui di seguito i seminari da me proposti:

Fiaba e Mito nelle Arti visive

Il teatro invisibile e il teatro dell’immagine al museo

Giocare con l’osservazione, le parole, il corpo e i colori al museo

Creare una visita-gioco A prova di sbadiglio (famiglie/infanzia e primaria)

Creare una visita interdisciplinare Oltre i confini:vedere (famiglie/secondarie/adulti)

Disegnare con la parte destra di un cervello in un museo