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Le Blog d’Anna Bruno
La recensione ad Anima Persa Anima de La Voce mensile culturale di Rossano
- 08/10/2020
- Posted by: Anna Bruno
- Category: Articles d’Évaluation
Nella suggestiva cornice della biblioteca diocesana “Santi Nilo e Bartolomeo” di Rossano, si sono tenute nel mese di aprile u.s., due presentazioni di libri: la prima, giorno 18, con il libro “anima Persa Anima Ritrovata. Periegesi all’interno dei giardini vaticani”, Palombi Editore, della scrittrice e sceneggiatrice rossanese Anna Bruno: la seconda, giorno 20, con il libro di don Giuseppe De Simone “Cassiodoro e il commento ai salmi. Una lettura cristologica del Salterio, edito da S. Paolo Edizioni.
Articolo di Daria Stella Olivo
Un libro “laborioso e amoroso”, quello di Anna Bruno, come lo definisce il preside Giovanni Sapia nella Prefazione, “che per la sua densità può a una lettura frettolosa e indifferente, presentare spigoli e asperità e riuscire ingrato, ma che si mostra dilettoso e meritorio a chi lo percorra con animo puro e paziente amore, per gli strumenti, vigilantemente adoperati, dell’intelligenza, della fantasia, della cultura”.
In apertura dei lavori don Giuseppe De Simone, direttore della biblioteca diocesana, ha voluto ringraziare i presenti e l’autrice per aver scelto la biblioteca come luogo per la presentazione del volume, frutto della sua esperienza, competenza e della passione per i beni culturali e per i giardini vaticani.
Mons. Luigi Renzo, vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, autore della Presentazione del libro, ha spiegato il trifasico percorso dell’autrice all’interno dei Giardini. Il giardino è metafora dell’anima e per chi lo attraversa è andare incontro alla propria anima. Non si tratta solo di una descrizione minuziosa, ma di un itinerario dell’anima dell’autrice, che coinvolge anche il lettore. “Mentre si procede nella lettura, afferma mons. Renzo, “è come essere presi per mano e condotti in ogni anfratto, anche il più segreto di quei giardini, che nell’immaginario collettivo restano un sogno e un arcano di bellezza inarrivabile. Invece lei con la semplicità del racconto ce li rende avvincenti facendoci penetrare in ogni anfratto, come in gioco di realtà e fantasia. La Bruno si trascina dietro piacevolmente il lettore in un’esperienza tanto inusuale quanto affiscinante, che si trasforma strada facendo in un vero e proprio “itinerarium mentis in Deum”.
L’autrice, Anna Bruno, si è detta profondamente emozionata in quanto il volume, che ha trovato il suo sviluppo in seguito alle numerose visite guidate e ad un progetto di rivisitazione dei giardini vaticani in compagnia di Luciano Cecchetti, all’epoca responsabile degli stessi giardini, ha richiesto diersi anni, prima di vedere la pubblicazione. L’autrice ci fa scoprire che i giardini vaticani sono di uno stile particolare, denominato eclettico, deciso da papa Pio XI e dal suo architetto Giuseppe Momo e durante la discussione, accompagnata da varie immagini proiettate, ha mostrato al pubblico i diversi giardini di questo storico luogo: dal boschetto all’inglese al giardino alla francese, a quello all’italiana ospitante quello giapponese e di ognuno ha ripercorso storia, stili e simbologia. “Il giardino”, ha affermato Anna Bruno, “è specchio dell’anima. Anima Persa Anima ritrovata, perché ognuno di noi se non trova la perdita, la caduta non può ai rialzarsi cambiato. La bellezza è dentro di noi, basta levare i mostri che ci portiamo dentro. Io ho avuto la fortuna di attraversare questi mostri e quindi di sapere attraversare i giardini vaticani e vederli”.
A conclusione l’intervento del Prof. Gennaro Mercogliano, che ha espresso parole di apprezzamento per il lavoro della Bruno “Nel libro”, afferma Mercogliano, “ho scoperto una sinergia di elementi apparentemente opposti ma che devono stare insieme, un impulso di estetica ed una spinta di eguale intensità di senso politico: “devo prima cadere per risorgere!”.
Anna Bruno, secondo Mercogliano, compie un viaggio “metanoico” attrezzata di tutti i mezzi culturali e tecnici, tra i quali una spinta interiore di natura esoterica accompagnata alla qualità letteraria della scrittura. “La particolarità del suo viaggio”, continua il professore, “è che si compie tra il soggetto e l’anima e non si sa se sia l’anima ad accompagnare il soggetto o viceversa. Spinta da questa motivazione complessa l’autrice realizza una lettura che vorrei definire sensuale e partecipata nel senso calviniano”.