Trastevere, il ghetto ebraico e l’Isola Tiberina: il fascino della loro storia e dei loro segreti nel tempo
Trastevere, “aldilà del Tevere”, il quartiere dei colori e degli aneddoti, della tarantella, delle leggende e delle credenze, dei culti diversi, dai culti pagani, a quello ebraico e dei primi cristiani. Passeggiare lentamente tra i suoi vicoli e le sue piazzette storiche ha ancora il suo magico sapore. Area portuale e periferica dell’antica Roma, nel Medioevo si popolò di ricoveri, orfanotrofi e conventi, chiese e una famosa spezieria, la spezieria dei papi. Ma anche di palazzi, ville e giardini: un miscuglio che aveva il profumo di meticciato. Un profumo vivo che aleggia nell’aria e che caratterizza Trastevere, ancora oggi…
Così il ghetto ebraico che, nel suo silenzio assordante evocante il più brutto periodo della storia italiana, – insieme al quartiere Regola – gli corre parallelo. Tra di essi il fiume Tevere, che proprio in quel punto culla la sua unica isola, l’isola Tiberina, che li collega ancor oggi tra loro.
Gli itinerari da me proposti sono più di uno e da una semplice passeggiata storica, architettonica e culinaria può sfociare nell’esplorazione di realtà museali e altre chiuse al pubblico estremamente interessanti.
La passeggiata può durare da 2:30h a 6h può subire dei cambiamenti a seconda dei gusti e delle esigenze.
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