Documentari, sceneggiature, assistenza case di produzione

Sceneggiare, per me

Scrivere una sceneggiatura non è come scrivere un racconto, e neanche un romanzo. Seppure archetipi e simboli sono presenti in tutti loro allo stesso modo e dinamiche e tappe evolutive sono spesso le stesse. Nonostante tutto, scrivere una sceneggiatura è qualcosa di diverso! Scrivere una sceneggiatura è scrivere una storia dove l’invisibile non rimane legato all’immaginazione di chi scrive o chi legge, ma viene  trasformato in  immagini e azioni visibili sin da subito. Non si scrivono i pensieri dei personaggi ad esempio, ma li si deve far intuire a chi osserva. La sceneggiatura insomma è un luogo in cui pensieri e sensazioni si fanno silenzi e suoni, pause ed azione, dialogo e impossibilità di dialogo, espressioni o gesti, o anche visioni. Scrivere una sceneggiatura è già immaginare il movimento di macchina da presa e il gioco di luci sulla scena, ogni scena, meticolosamente, o ancora  silenzi, dissolvenze al nero, stacco improvviso dell’immagine! La sceneggiatura è un racconto onesto, pulito, dove digressioni e panegirici non sono consentiti! Perché la sceneggiatura è reale sceneggiatura quando è capace di essere e non di dimostrare e paradossalmente divenire al contempo il fittizio, ma senza nascondimenti!

 

Proiettore antico

Documentare, per me

Documentare è rivelazione. Documentare è percorso euristico snodantesi dall’intuito, da cui scaturisce l’idea e l’idea entusiasma e spinge ad partecipazione empatica col soggetto da ricercare perché l’idea diventi progetto e infine sceneggiatura.  La ricerca per il documentario è il momento della curiosità e dello svelamento, del percorso conoscitivo in simbiosi con l’argomento; la sceneggiatura di un documentario la riunione e l’esposizione scritta e creativa di ciò che è stato svelato, conosciuto.  Tuttavia, documentare è anche il risultato di un enorme lavoro di sinergie….

 

 

Assistenza culturale alle case di produzione

Le mie curiosità, creatività e passione nell’approfondire tematiche in campo umanistico, mi hanno permesso, negli anni, di accumulare una conoscenza interdisciplinare dove arte ed educazione all’arte, letteratura e filosofia, storia, antropologia ed archeologia, psicologia e pedagogia si sono spesso incontrate e ancora più spesso mescolate in modo tale da riuscire a farmi intraprendere viaggi culturali diversi in tranquillità ed apertura. Per cui la mia assistenza alle case di produzione (soprattutto estere) ha riguardato:
la traduzione, l’assistenza nella ricerca in ambito culturale (artistico e letterario), ricerca dei luoghi più adeguati a girare alcune scene specifiche, richiesta di permessi.

Il mio approccio al cinema è stato lento negli anni. Gli esami all’università di storia del cinema e storia del cinema italiano, di cinema e pittura, nonché le lezioni di arte contemporanea e cinema tenute dal prof. Gabriele Borghini, sono stati lo stilobate di una passione coltivata in autonomia. Infine i corsi di sceneggiatura e documentario alla scuola di cinema Sentieri Selvaggi e i numerosi workshop anche tenuti dallo sceneggiatore Ugo Chiti.

Ho scritto per il regista Maurizio Giordano  l’associazione Baruffa Film

Ho realizzato, insieme a Paolo Benvenuti, per conto di COMUNE-INFO – Associazione Persone Comuni il documentario  “Raccontiamola giusta”, sul primo incontro di Economia solidale nel Lazio, tenutosi l’11 e il 12 aprile 2015.

Ho assistito (esperto culturale, traduzioni, permessi, logistica) la film production australiana the Big Questions a Roma

 

CONTATTI

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